giovedì 19 gennaio 2012

Fuga (qualcosa come giugno 1985)

al passo deciso dei sonnambuli
 pensare di essere solo, girare attorno al tavolo contando di volta in volta le macchie lasciate sulla tovaglia - con un occhio guardare la lancetta dei secondi sfiorare i minuti o le ore, con l'altro prestare attenzione al buio macchiato della finestra dove ogni notte viene a specchiarsi l'infinita lentezza degli astri
oppure
 cedere al richiamo delle poche note emesse dal serale strumento di tortura - poche e ben truccate, indirizzate con millimetrica precisione nel vuoto religioso assalito da rapsodici miti, vetture di serie e abbronzature promettenti, piatti puliti con felicità domestiche tirate a nuovo da miracolosi bagnoschiuma e nessuna ruga da indossare sotto capi identità perché niente lava meglio di un'offerta vantaggiosa da regalarsi una notte con la donna migliore che ci sia

martedì 3 gennaio 2012

Piove

Piove a Pontassieve
altrove fa la neve
in questi giorni tristi
di vuote pergamene
saltano i ricordi
rimbalzano sui muri
fa male intravederli
aloni su divani