Un Chimico - Fabrizio De Andrè

Venti attesi

venti attesi
attesi
con gli occhi spalancati
d'un tratto anneriti
finemente cuciti
(dai nostri desideri)
ridicoli pensieri
indecorosi assai
si muovono le lucciole
in un brodo di giuggiole
dimentico dei danni
vagone colmo d'anni
oscuro nei ricordi

e in ogni altro dove
(di ogni altra spiaggia)
mannaggia

ahi

mi piace ridere
e sempre meno sorridere
di questi tempi
di questi scempi
cattivi e buoni esempi
chi distingue il buon sangue
dal buon vino
chi mente
non conoscendo altre vie
per sopravvivere
non conoscendo altro
che l'oscuro obolo del giorno
sommessamente atteso
inutilmente speso
quando è già buio
e non resta altro
da spendere

Tempo

Difficile leggere più di venti righe se non a letto prima di addormentarsi
difficile seguire/approfondire per più di due minuti un'idea/pensiero
diffile ricordarsi ciò che si è affacciato alla memoria in quei 120 secondi
non è per noi, umani quasi cinquantenni, questa cosa 2.0, non è per noi, ci umilia un pochino